domenica 22 maggio 2011

Le nebbie di Avalon e l'Oltrepo pavese

Vivo qui nella mia casa di campagna sulle colline dell'Oltrepò Pavese da circa tre anni.

Ci è voluto un po’ per abituarmi ai lunghi inverni del Nord, non conoscevo la nebbia né la neve, ma ho imparato a conviverci, apprezzo quel velo che copre il paesaggio come fosse la terra di Avalon che cela i suoi segreti al passante.

Si dice che verso i 50 anni inizi una nuova vita, che la donna sente il bisogno di creatività, che l’essere umano riscopre la sua spiritualità che non è più come un mistico cammino di mistero, ma come impellente esigenza di conoscersi nel profondo.



Ecco, io penso di essere a quel punto della vita, dove l’esperienza non è più “un passato doloroso”, ma la base per capire cosa ho davanti e chi sono ora.
Mi piace la manualità perché ogni gesto deve essere soppesato, pensato, meditato.

Poi una volta capito come fare la mano scorre senza bisogno di pensare, perché il corpo ha già recepito e la mente può rilassarsi nel suo dialogo interiore, lasciando scorrere i pensieri senza fermarli.

In un mondo che ti porta ad estraniarti dal presente, dove la mente non ha più spazio per pensare, sto cercando la realtà dell’attimo.
Perché in un attimo la tua vita può cambiare…

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