giovedì 9 giugno 2011

E’ arrivato Ciccio Riccio!

Solita routine di tutte le sere “cani, dai andate a fare pipì…”
E già, Luna e Mamù la fanno a comando! E se qualche volta un po’ assonnata mi dimentico, li trovo lì davanti alla porta che mi guardano con fare un po’ dubbioso.
Solo che l’altra sera appena usciti si precipitano fuori e Max fa appena in tempo a fermare Luna…
“No, Luna, molla, lascia, non si fa…” Insomma mi precipito anch’io fuori e vedo che Max ha preso dalla bocca di Luna un riccio!
Non so come faccia Luna a non farsi male, comunque meno male che obbedisce e molla lì Ciccio Riccio!

Bellissimo, era un po’ che non si faceva vedere un riccio in questa casa. Già perché è sempre stata una costante in tutte le case in cui abbiamo abitato, addirittura quando eravamo in piena Roma, non avevamo un vero e proprio giardino allora, ma una rampa di accesso che finiva dritta al nostro garage e siccome mettevamo da mangiare per i gatti proprio lì fuori, ogni tanto ci si trovava un Ciccio Riccio.



Ieri con la pioggia, che batte incessante sulle colline dell’Oltrepò da più giorni, Ciccio Riccio è venuto a cercare da mangiare sotto il nostro portico, o forse anche solo per ripararsi, chissà!
Sono giorni che piove incessantemente e vedo che la gente del posto è molto preoccupata, alcuni dicevano che Domenica sarebbe venuta la grandine, ma qui non si è vista per fortuna, c’è di che averne paura potrebbe anche ammaccare la macchina se succede come l’anno passato, ma questo è il meno.

Stamattina mi chiama Laura per parlarmi di un piccolo progetto che ha in mente e che mi vede coinvolta, “…meno male che qui non ha grandinato, sono stata verso Montecalvo Versiggia e lì è un disastro, quest’anno la vendemmia andrà male per parecchi, accidenti un vero guaio!”

E comincia a raccontarmi dei vigneti.
Sulle viti non ci sono più neanche le foglie, un paesaggio desolante, Laura è seriamente preoccupata “certo che è proprio uno sfacelo, non ho mai visto le viti conciate così, non so come faranno adesso, cercheremo di vedere se in Provincia ci daranno una mano…ma sai con i tempi che corrono sarà difficile, poveri, guarda sono proprio desolata, vedremo, ci daremo da fare in qualche maniera…”
Ma non sono solo i vigneti a risentirne, a quanto capisco anche altre culture come le ciliegie ad esempio ne risentiranno.
“Ma non hai visto che anche il Versa è straripato proprio sotto casa tua?” e io “bhé proprio sotto casa non è, lo vedo da qui, ma è giù a valle e spesso quando piove tanto gli argini non tengono… ho visto che li rifanno ogni anno, ma è inutile!”
Diciamocela tutta, quando abbiamo scelto questa zona ci siamo messi in collina intenzionalmente.
Mica sono scema io, altrimenti che ci ho lavorato a fare nel Dipartimento di Osservazione della Terra all’Esa?
Certo non che le previsioni e le proiezioni che ho visto fare dai ricercatori siano per “domani”, ma non si sa mai, li ho visti troppe volte cambiare le tempistiche.

Jerome, un ricercatore francese, soprannominato da me “il gentiluomo” per il suo modo di essere sempre attento alle esigenze del “gentil sesso”, ovvero ti apre la porta quando passi, lo sportello della macchina, va a prenderti il bicchiere a mensa, insomma un vero gentiluomo, bhé lui mi fece vedere un modello in cui la variazione del livello del mare dallo scioglimento dei ghiacci e dalle frequenti piogge avrebbe causato terribili inondazioni…
No, no, non spaventatevi, non è una previsione per i prossimi anni, è solo un possibile scenario da qui a diciamo i prossimi 100 anni, o forse no… chi può dirlo!
Ma loro sono sempre lì con occhio attento alle variazioni del clima e cercano in ogni modo di prevenire.
Certo che se noi, intendo noi come genere umano, continuiamo a comportarci come unici proprietari dell’ambiente e lo devastiamo a più non posso…

Piuttosto lo sapete che le temperature sono in aumento nella media mondiale e che il ghiaccio nella  penisola di Larsen nel Polo Sud, Antartica, sta praticamente svanendo?

Credits ESA
E' un satellite dell’ESA, Envisat che ci permette di monitorare meglio alcuni aspetti dei cambiamenti del nostro ambiente. ma non solo lui. Quando nel Marzo del 2002 cominciarono ad arrivare le prime immagini, io ero lì con un gruppo di ricercatori, stavamo facendo un manifesto per un Simposium internazionale e mi è capitata tra le mani una delle prime immagini ricevute che comparata con altri dati raccolti nel tempo da altri satelliti (ERS 1 e 2) ci svelò come il ghiaccio che circonda la lingua di terra della penisola di Larsen si fosse ritirato di circa 100 km negli ultimi 10 anni fino quasi a raggiungere la costa.
Ma se andate a scartabellare sul sito dell’ESA vedrete che di notizie come questa ce ne sono parecchie.
Loro non sono allarmisti e neanche io, ma se andate a vedere meglio negli ultimi dieci anni si sono intensificati gli eventi e le Conferenze che cercano di informare la gente comune come noi di quello che sta accadendo e renderci coscienti che è possibile fermare o quanto meno rallentare questi disastri ambientali, vedi il Protocollo di Kyoto.

Sapete che a nord ovest della Groelandia nell’agosto del 2010 si è staccata una lingua di ghiaccio di 70 km di lunghezza (che direi non proprio piccolina) dal ghiacciaio Petermann, uno dei ghiacciai più grandi della Groelandia?

Come riportato sul Portale dell’Esa il 9 agosto 2010 una lingua di ghiaccio lunga circa 70 km si stacca dal ghiacciaio principale e da vita ad un enorme iceberg.
All’inizio del monitoraggio, il 4 agosto, gli scienziati rilevano delle crepe che danno i primi indizi per continuare a verificare cosa sta succedendo. Il 10 Agosto al secondo passaggio di Envisat si nota invece che le crepe sono delle vere e proprie fratture.
Il ghiacciaio Petermann è una lingua di ghiaccio che arriva a lambire direttamente il mare Artico, ma il fenomeno del distacco è un evento assai raro!

Credits ESA
Al momento non si sa esattamente il perché sia accaduto ma molti ricercatori pensano che questo tipo di fenomeni sia dovuto al surriscaldamento dei oceani.

Certo la relazione tra questi eventi e Ciccio Riccio che viene a cercare riparo sotto il nostro portico è molto lontana, ma non so quanto invece le pioggie incessanti di questi giorni siano lontane dall’essere correlate ai cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo.

Ma nel dubbio non è meglio cercare di comportarci meglio anche nel nostro piccolo?

Un granello di sabbia non fa il deserto, è vero ma…tante gocce d’acqua formano gli Oceani!

E noi siamo tanti, ma proprio tanti su questo Unico Pianeta!

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